“I pallet mettono in moto il mondo”, così qualche anno fa Mark White, professore emerito alla Virginia Tech, definiva questo semplice ma ingegnoso insieme di tavole, blocchetti di legno, chiodi e colla in un’intervista a Slate in cui il pallet veniva definito “Il singolo oggetto più importante dell’economia globale”.
Di plastica o di legno, trasportati su aerei, navi o treni, di grandezza e formato diverso a seconda dell’area geografica o della categoria merceologica che intende trasportare, il pallet ha assunto un’importanza strategica in modo particolare nell’Europa del dopoguerra, sempre più connessa attraverso le sue vie commerciali.
Nel 1961, dopo gli auspici dell’UIC, l’organismo mondiale delle ferrovie, i fratelli svedesi Svensson progettarono quello che oggi conosciamo come Pallet Epal (Euro Pallet), che rendeva possibile il caricamento delle merci sui mezzi di trasporto dieci volte più velocemente rispetto al passato.
La misura standard del pallet europeo, EUR-EPAL è di 800 x 1200 mm, ha il pregio di passare per la gran parte delle porte, anche domestiche. Esistono altre tipologie di pallet, come l’EUR 2 di 1200 x 1000 mm, l’EUR 3, di 1000 x 1200 mm e infine l’EUR 6, decisamente più piccolo, di 800 x 600 mm.
Il pallet risponde a numerose normative della standardizzazione internazionale ISO.