Ispezioni agli scaffali: cosa fare e che cosa non fare durante i controlli

Marco CazzinApprofondimenti

Come abbiamo visto negli scorsi approfondimenti, la sicurezza del magazzino parte innanzitutto da un costante e rigoroso controllo degli impianti. I danni da urto possono capitare, ciò che invece non deve proprio accadere è che eventuali danneggiamenti passino inosservati per troppo tempo.

Ispezioni? Approfondite e accurate

Le ispezioni non devono essere superficiali, ma il più possibile approfondite. Non basta limitarsi ad osservare l’assenza di danni evidenti, ma bisognerebbe esaminare anche i correnti e i montanti nascosti dai carichi che si trovano ai piani superiori.

Personale competente e “memoria storica”

Conta relativamente poco che le ispezioni siano effettuate da personale interno, personale esterno o addirittura dal fornitore degli impianti. Ciò che conta è gli addetti siano debitamente formati (ma anche aggiornati) e che riportino i risultati delle loro ispezioni in verbali, da revisionare almeno una volta ogni anno per verificare siano state appurate le migliorie (o le riparazioni richieste).

Anche i cartelli di portata vanno ispezionati

La normativa europea prevede che ogni impianto di immagazzinaggio sia dotato di un cartello di carico per informare dettagliatamente gli operatori sui limiti di ogni scaffalatura. È importante che gli ispettori verifichino la presenza di tutti i cartelli di portata: in caso notino modifiche non autorizzate o non approvate in precedenza, gli scaffali devono immediatamente venir classificati con livello di rischio rosso, con tutto ciò che ne comporta (svuotamento del carico e messa in sicurezza), finché la situazione non venga riportata alla normalità.

Considerare l’installazione di protezioni

La cautela è un must per chi opera nella movimentazione delle merci. La legge dei grandi numeri, però, ci invita a considerare il quadro generale: per quanta attenzione si possa prestare, per quanto preparati possano essere gli operatori, gli urti accidentali possono sempre capitare. Meglio dunque essere premuniti, a tutela di impianti, merci e soprattutto per la salute degli operatori. Si può considerare, in sede di ispezione, di installare delle barriere di protezione.

Ogni quanto fare l’ispezione?

È opportuno stabilire la frequenza delle ispezioni a seconda di quanto l’impianto di scaffalature sia soggetta al rischio di danneggiamento. Fattori che possono rendere meno frequenti le ispezioni periodiche sono:

  • Minor frequenza di rotazione delle merci;
  • Abilità degli operatori dei carrelli elevatori;
  • Presenza di protezioni per i montanti;
  • Adeguatezza degli spazi operativi.