Le misure sono importanti, specie quando parliamo di attrezzature per i processi logistici. Calcoli dozzinali e spannometrici potrebbero rivelarsi pericolosi in materia di scaffalature industriali.
Ma in che modo, in fase di progettazione, si determinano le misure ideali per una scaffalatura industriale portapallet, destinata a stoccare e conservare merci su bancali?
Il primo dato – forse il più importante – è la misura dei bancali. Il bancale più diffuso è l’Epal, la misura standard europea da 120 cm x 80. Il secondo – altrettanto importante – sono le misure del locale in cui andrà a poggiare la scaffalatura. Altri dati che servono al progettista per disegnare la scaffalatura portapallet riguardano l’altezza e il peso del carico, prevedendo il massimo carico previsto.
È importante però considerare anche come verrà movimentata la merce: molto cambia infatti se si utilizza un muletto con uomo a bordo o un muletto timonato con uomo a terra. Se il secondo, infatti, può operare in corridoi larghi, un carrello con conducente a bordo richiede un adeguato spazio, lasciando così meno superficie, all’interno dei locali, alle scaffalature.
Le dimensioni vanno poi calcolate anche in base all’altezza. E, anche questa volta, il metro si basa prima di tutto sul muletto. Capire quanto il carrello elevatore può sollevare da terra il suo montante per spostare la merce determinerà anche quanto la scaffalatura potrà essere alta e su quanti livelli potrà svilupparsi.